"Dare un nome proprio e dare alla luce sono la stessa cosa...la luce non é semplicemente quella che si riflette sulle cose, ma quella che ne esce quando le chiami per nome.." 
(Alessandro D'Avenia, L'appello)

Un nome e tutto prende vita. Cosí comincio a meditarlo, lo lascio entrare nei miei pensieri e ispirare le mie mani. Una storia di montagne, abitate dai  folletti dei boschi o di sirene che affiorano tra le onde del mare. Suoni, immagini, sensazioni che riempiono le pagine ispirate da un nome. Cosí Anna nel suo libro scoprirá la montagna, Rizal il mare, Federico le avventure di prodi cavalieri, Anita i folletti che si nascondono nei tronchi degli alberi, Viola un'orsetto che ancora sonnecchia nel letargo invernale mentre la volpe gioca felice tra i fiocchi di neve. E poi quel nome, sulla copertina di quel libro diventa un fiore, una collana di bandierine al vento, un insieme di palloncini colorati, una ghirlanda di petali di rosa, un fruscio di farfalle che si rincorrono tra le fronde di una pianta in primavera. La copertina é l'ultima pagina che prende forma. Cucire il nome é il gesto di commiato prima della rilegatura mentre dietro la porta aspetta, impaziente, un altro nome.

Annagi


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